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Francesco - L'inizio

Losanna · 14 Novembre 2024

Okay, è arrivato il momento, e devo ammettere che sono in grande difficoltà: è una persona che mi sta talmente a cuore che non saprei come trasformare in parole tutto ciò che racchiude la nostra relazione.

Per i più perspicaci, sì, signore e signori, sto parlando proprio di lui: Francesco, per gli amici “Cata.”

Vi farò conoscere lui e noi, un po’ a morsi e bocconi, perché altrimenti diventerebbero articoli troppo lunghi e sdolcinati per chiunque.

Partiamo dall’inizio: ci siamo conosciuti perché mi sono imbucata a una cena a casa sua, precisamente la cena di compleanno di uno dei suoi coinquilini, Lorenzo.
La serata trascorre serenamente, senza troppe avances, ma dopo infinite chiacchierate ho scoperto che è rimasto colpito subito da un dettaglio… il famoso lato B (tipico degli uomini si, ma d’altronde è la verità).

C’è da dire che è stato molto gentile con me fin da subito: la domenica seguente siamo andati a mangiare il sushi e, come un vero galantuomo, mi ha lasciato l’ultima porzione di ravioli.

Da qualche giorno dopo in poi è iniziato un classico scambio di messaggi e frecciatine su Instagram, per poi trasferire la conversazione su WhatsApp.
Le nostre chat non erano intense; direi piuttosto sfuggenti e curiose, ed è proprio questo che mi intrigava (e impanicava eheh).

La conoscenza continua e, in quel periodo, io vivevo in Toscana e lui a Milano. Ci sentivamo per chiamata, messaggio, ma non sembrava abbastanza, soprattutto per Francesco. Così decise di venire a Firenze in giornata (ogni volta che ci penso, mi si stringe il cuore: è partito la mattina alle 5:30 da Milano e ha ripreso il treno per tornare alle 2 di notte), era l’11 maggio 2019.
Abbiamo passato una giornata un po’ strana: ci siamo conosciuti meglio, ci siamo ubriacati, ci siamo baciati per la prima volta, e tutto questo dopo aver mangiato accanto a Renato Zero.
Al momento dei saluti, mi sono sentita come se avessi trascorso una giornata pura, genuina e spensierata, con una persona sicura di sé e gentile con me.

Siamo tornati alla nostra routine, per poi rivederci a giugno, entrambi sotto esami, e poi a luglio in Toscana per qualche giorno al mare. Dopodiché Francesco è partito per il Cammino di Santiago, da metà luglio fino alla prima settimana di agosto, e ci saremmo rivisti qualche giorno dopo in Salento, la sua terra d’origine.

Questo era il nostro piano, ma le cose non vanno sempre come le programmiamo.

Sapevo che il Cammino sarebbe stato un viaggio molto introspettivo, ma certo non immaginavo di trovarmi di fronte a una persona così scossa da quell’esperienza. In quel periodo le nostre strade si sono separate, senza una motivazione apparente.
Lui ha vissuto questa avventura in solitaria, e io ho trascorso un mese interminabile in giro per l’Italia.

Arrivato settembre, questa nuvola di dubbio aleggiava ancora sulla mia testa e iniziava a diventare un po’ troppo pesante, così ho chiesto udienza a Cata.
Ci siamo visti per una passeggiata al Parco di Porta Venezia e abbiamo chiuso la vicenda con un “frequentiamoci ma niente di serio, non è il momento.”

Da quel giorno abbiamo iniziato a trascorrere molto tempo insieme, e non sembrava affatto una semplice amicizia con un secondo fine. Parlavamo molto, come facciamo tutt’ora, ed è questa la cosa che più amo di noi.

Vi dico solo che abbiamo passato il Capodanno insieme, e io ho conosciuto tutta la sua famiglia; era tutt’altro che un’amicizia con un secondo fine.
Dal 14 novembre 2019 abbiamo deciso di stare insieme, senza troppe manfrine: abbiamo fatto due calcoli e capito che quello era il momento giusto. L’abbiamo capito a metà dicembre.

Per ora è tutto! Se vi ho incuriosito, dovrete aspettare il prossimo appuntamento, ma prometto che questa volta sarò molto più rapida!

 

 

 

P.S. Sì, oggi sono 5 anni che stiamo insieme. Quindi, buon anniversario, Francesco mio.